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LA CORTE COSTITUZIONALE HA PROROGATO LA VALIDITA’ DI ALCUNI DOCUMENTI PREVIA RICHIESTA

26 Gen 2022

Permessi di costruire, Scia, concessioni e autorizzazioni in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021 saranno validi fino al 29 giugno 2022.

La proroga non è automatica, ma opera solo su richiesta dell’interessato. Il chiarimento è arrivato dalla Corte Costituzionale con la sentenza 245/2021 pubblicata il 22 dicembre 2021.

Proroga permessi di costruire, Scia e autorizzazioni
La Corte si è pronunciata sull’impugnativa contro la LR 18/2020 della Regione Lombardia. La norma regionale ha prorogato per 3 anni la validità di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti o titoli abilitativi, comunque denominati, in scadenza dal 31 gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2021.

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale perchè, a suo avviso, difforme dall’articolo 103, commi 2 e 2-bis del DL 18/2020, convertito nella Legge 27/2020, e dall’articolo 10, commi 4 e 4-bis, del DL 76/2020, convertito nella Legge 120/2020. Si tratta delle norme che, per prime, hanno previsto la proroga dei titoli abilitativi e delle autorizzazioni.

Permessi di costruire, Scia e autorizzazioni, come funziona la proroga
I giudici hanno spiegato che, a causa del protrarsi dell’emergenza, il legislatore è intervenuto con l’articolo 3, comma 1 lettera a) del DL 125/2020, che ha modificato l’articolo 103, comma 2 sostituendo la data del 31 luglio 2020 con la data di dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza.

Questo significa che i permessi di costruire, le Scia e le autorizzazioni resteranno validi fino a 90 giorni dopo la cessazione dello stato di emergenza (previsto per il 31 marzo 2022), quindi fino al 29 giugno 2022.

La Corte ha aggiunto che, in base all’articolo 10, comma 4 del DL 76/2020, il regime di proroga della validità dei titoli abilitativi e delle autorizzazioni non è automatico, ma opera solo su richiesta dell’interessato.

Sulla base di queste motivazioni, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le disposizioni della norma della Regione Lombardia.

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