La Legge di Bilancio 2022 ha previsto una speciale indennità per il lavoratori fragili che hanno superato nel 2021 il periodo di comporto per malattia. Ma c’è da registrare nuovamente la mancata proroga della stessa misura, per ora, nel 2022.
Vediamo con ordine le due novità per i lavoratori fragili.
Indennità Una tantum lavoratori fragili
I lavoratori fragili rimasti nel 2021 senza copertura economica Inps per superamento del limite massimo del periodo di comporto (180 giorni) avranno un contributo una tantum di mille euro, per l’anno appena concluso. La legge di Bilancio ha stanziato a questo fine 5 milioni di euro.
La copertura dell’indennità malattia equiparata al ricovero ospedaliero era stata prevista dall’articolo 26, comma 2, del Dl 18/2020 Cura Italia e successivamente prorogata, ma la prima parte del 2021 non era stata adeguatamente finanziata e INPS aveva sospeso le erogazioni. Quindi molti lavoratori non avevano avuto alcuna tutela una volta superata la soglia del comporto.
L’importo della nuova indennità è fisso, indipendentemente dall’effettivo periodo di assenza che non abbia ricevuto indennizzo.
Per la natura risarcitoria della somma questa è esente dalla tassazione IRPEF e non dà diritto ad alcun accredito di contribuzione figurativa. L’erogazione è a carico dell’INPS.
Quarantena equiparata a malattia
Dal 1 gennaio 2022 torna a mancare la tutela della quarantena per i lavoratori fragili equiparata al trattamento di malattia in quanto il Dl 221/2021 che ha posticipato la fine dello stato di emergenza al 31 marzo 2022 non ha previsto ulteriori coperture finanziarie.
L’articolo 17 del DL 221 ha invece prorogato, ma solo fino al 28 febbraio prossimo, la previsione per cui i lavoratori fragili debbano essere impiegati di norma in smart working con possibilità per il datore di lavoro di impiegarli in mansioni diverse anche se all’interno del proprio livello contrattuale.
Resta anche la perplessità sul fatto che questa è una facoltà dell’azienda che non può essere considerata un obbligo.
Novità potrebbero arrivare a breve da un nuovo decreto governativo in materia di salute e lavoro.