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MISURE CONTRO IL CARO ENERGIA E BONUS SOCIALE GAS E LUCE RAFFORZATO: NUOVO SOSTEGNO DAL DECRETO ENERGIA

08 Mar 2022

La scorsa settimana è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge del 1° marzo 2022 n. 17 recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Il decreto prevede misure per l’efficienza energetica e la riconversione, nonché altri interventi a favore delle imprese e delle utenze domestiche.
Dei quasi 8 miliardi messi a disposizione, circa 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte invece a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.

Decreto Energia: misure contro il caro energia
L’intervento si divide in due parti:
• emergenza, misure per calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche;
• prospettiva, misure che consentano nel futuro di evitare altre crisi come quella in corso, per esempio con l’aumento della produzione nazionale di energia.
Con questo nuovo decreto vengono prorogate le misure già in essere, come:
• l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico,
• la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas,
• il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con ISEE di circa 8.000 euro o di 20.000 nel caso di famiglie numerose,
• il credito d’imposta per le imprese energivore.
Viene inoltre introdotto un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese gasivore.
In merito alle prospettive, il decreto include un programma di accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali.
Inoltre è previsto l’incremento della produzione nazionale di gas allo scopo di diminuire il rapporto importazione/produzione da utilizzarsi a costo equo per imprese e PMI.

Decreto Energia: misure di politica industriale
Per quanto attiene al sostegno alle filiere produttive, il decreto interviene su due settori in particolare che sono interessati da grandi trasformazioni in corso:
• auto-motive
• microprocessori.
Il provvedimento stanzia risorse pluriennali, fino al 2030, con l’obbiettivo di favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell’industria del settore auto-motive. Inoltre sono previsti incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti.
Sono previsti fondi pluriennali, fino al 2030, per la produzione nazionale di microchip.
E inoltre il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili.
In particolare la disposizione prevede che sarà possibile cedere il credito per tre volte e solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari e che lo stesso non possa formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate. A tal fine viene introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni.

Decreto Energia: rafforzamento bonus sociale
Per il secondo trimestre dell’anno 2022 le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute (di cui al decreto MISE del 28 dicembre 2007) e la compensazione per la fornitura di gas naturale sono rideterminate dall’ARERA, al fine di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura, previsti per il secondo trimestre 2022, fino a concorrenza dell’importo di 400 milioni di euro.

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