Nel corso dell’emergenza sanitaria da COVID-19 INAIL ha fornito documenti e linee guida per la definizione delle misure di salute e sicurezza, da mettere in pratica per il contenimento della diffusione del COVID-19 in numerosi settori produttivi ed economici
L’attività di tatuatore/dermopigmentatore/piercer, come l’estetista e il parrucchiere opera a distanza molto ravvicinata con il cliente.
A tal riguardo Inail ricorda che queste prestazioni comprendono già misure di prevenzione del rischio da agenti biologici, alle quali ci si deve attenere rigorosamente nello svolgimento della normale attività professionale, previste dalle “Linee guida per l’esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza” (Circolari del 5 febbraio 1998 n. 2.9/156 e del 16 luglio 1998 n. 2.8/633) e, relativamente alla dermopigmentazione, nel decreto interministeriale n. 206 del 15 ottobre 2015, “Scheda tecnico-informativa n. 23 – Dermografo per micropigmentazione”.
Per quanto concerne le misure di sistema e le misure organizzative generali si rimanda a quanto già riportato nel documento INAIL-ISS per i servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici.
Per le attività di tatuaggio, dermopigmentazione (intesa come micropigmentazione, trucco permanente, trucco semipermanente, tricopigmentazione) e piercing, viene sottolineata innanzitutto la necessità di un’adeguata informativa per la collaborazione attiva dell’utenza sui comportamenti generali previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia, come previsto dai DPCM in vigore e da eventuali decreti/ ordinanze regionali.
COVID e Attività di tatuaggio: fase di accoglienza
E’ necessaria una buona programmazione delle attività e dei relativi tempi di realizzazione dei trattamenti. È raccomandato fornire telefonicamente o mediante sito web o altro sistema di comunicazione a distanza, informazioni preliminari sulle modalità organizzative e le precauzioni necessarie.
All’ingresso, deve essere consegnata al cliente una borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personali.
Oltre alla tenuta del registro dei clienti che si sottopongono al trattamento (esecuzione di tatuaggio, dermopigmentazione, piercing) deve essere redatto un elenco delle presenze nello studio (inclusi gli eventuali accompagnatori). Tale elenco dovrà essere conservato per almeno 14 giorni.
Attività di tatuaggio : Svolgimento in sicurezza anti COVID 19
Al fine di ottimizzare l’efficacia dei DP e del protocollo igienico, l’operatore deve rimuovere anelli, bracciali, orologi e monili all’inizio del proprio turno di lavoro e, successivamente, deve provvedere al lavaggio delle mani o alla loro igienizzazione.
L’area di lavoro deve essere allestita con tutte le barriere di superficie necessarie per garantire la sicurezza del cliente e dell’operatore stesso: nel caso di trattamenti al viso, dove il cliente non possa indossare la mascherina, l’operatore dovrà indossare i DP del caso (come specificato nell’ultima sezione del documento) e, in generale, qualsiasi ulteriore dispositivo di protezione idoneo al fine di minimizzare il rischio di contagio virale.
Si sottolinea in particolare che l’igiene delle mani deve essere eseguita:
– prima e dopo il contatto diretto con l’utente,
– prima di manipolare un dispositivo invasivo per l’utente (manovra asettica),
– dopo il contatto con fluidi e secrezioni corporee, mucose, cute non integra o medicazioni delle ferite,
– dopo contatto con oggetti inanimati che stanno attorno all’utente/cliente,
– prima di indossare i guanti e dopo averli rimossi.
Al termine di ciascun trattamento, si deve:
– sanificare l’area di lavoro;
– rimuovere, indossando i guanti, tutta la biancheria e l’attrezzatura monouso utilizzate per l’utente e per l’operatore;
– pulire e disinfettare scrupolosamente tutte le superfici della postazione di lavoro all’uscita di ogni cliente, utilizzando disinfettanti PMC o biocidi, secondo le indicazioni fornite dalle circolari del Ministero della Salute e dal Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020, con particolare attenzione a tutte le apparecchiature e superfici con cui il cliente è venuto in contatto.
Si raccomanda di garantire, quanto più possibile, il ricambio di aria in modo naturale, aprendo le finestre, oppure meccanicamente.
Al termine della giornata lavorativa la biancheria non monouso deve essere lavata in lavatrice (in acqua calda a 70° per almeno 3 minuti o a 65° per almeno 10 minuti) utilizzando prodotti disinfettanti. Dopo l’asciugatura, la biancheria e gli indumenti di lavoro andranno riposti in armadi o scaffali chiusi.
Pulizia e disinfezione dei locali e delle attrezzature anti COVID
Nei locali dove vengono effettuati i trattamenti, devono essere eseguite pulizie regolari e programmate. Pavimenti, superfici di lavoro, sedie e lavabi devono essere puliti alla fine di ogni giornata di lavoro con disinfettanti PMC o Biocidi. In tutti i casi, le pulizie devono essere eseguite indossando gli specifici DM/DPI, senza miscelare i detergenti e attenersi alle indicazioni di utilizzo.