Fino ad ora è mancato un elenco degli interventi agevolabili con il bonus barriere architettoniche che, lo ricordiamo, prevede una detrazione del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La normativa ha sempre rimandato ai requisiti previsti dal DM 236/1989 .
Ora, finalmente, con la Circolare 17/E/2023 l’Agenzia delle Entrate è intervenuta a spiegare che sono agevolabili diverse categorie di lavori, ad esempio la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti), il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori), il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici.
In caso di sostituzione degli impianti, sono agevolabili anche le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e degli impianti sostituiti.
In caso di ristrutturazione del bagno che comporti anche l’ampliamento e sostituzione delle porte del vano il bonus barriere architettoniche spetta a condizione che gli interventi rispettino le caratteristiche tecniche previste dal DM 236/1989. Il bonus barriere architettoniche spetta inoltre e per le opere di completamento di questi interventi, come la sistemazione della pavimentazione, l’adeguamento dell’impianto elettrico e la sostituzione dei sanitari.
A chiarirlo è stata la circolare stessa.
L’importanza dei chiarimenti forniti sta anche nel fatto che, nell’ambito dei bonus edilizi, gli interventi agevolati con il bonus barriere architettoniche sono gli unici per i quali si può ancora scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito. Sapere che la sostituzione di infissi, porte e pavimenti dà diritto al bonus barriere architettoniche, significa che per questi interventi sono ancora in piedi tutte le opzioni per fruire dell’agevolazione e che i potenziali committenti potrebbero essere maggiormente stimolati ad avviare i lavori.
I requisiti tecnici per ottenere il bonus barriere architettoniche
Una volta definiti gli interventi che possono ottenere il bonus barriere architettoniche 75%, per verificare i requisiti e i criteri progettuali da rispettare bisogna fare riferimento al DM 236/1989.
Porte di accesso, infissi esterni, balconi, terrazze, pavimenti e impianti devono garantire l’accessibilità, la manovrabilità e l’utilizzo in sicurezza degli ambienti. Per il raggiungimento di questi obiettivi, il DM 236/1989 fissa degli intervalli di misure degli spazi e degli elementi da installare.
Per ottenere il bonus barriere architettoniche è necessario sostituire un elemento che costituisce una barriera architettonica con un altro conforme al DM 236/1989. Se, invece, il vecchio elemento è già conforme ai requisiti del DM 236/1989, non è possibile ottenere il bonus barriere architettoniche.