Stanno uscendo, uno dopo l’altro, gli incentivi messi a disposizione da parte di Enti e Governo per sostenere le aziende nell’acquisto di dispositivi di protezione individuale, dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea e per la sanificazione degli ambienti di lavoro.
Proprio in merito alla sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, il Governo aveva previsto apposito credito d’imposta nel Dl 18/2020, decreto decaduto lo scorso 2 maggio. Confidiamo che il nuovo Dl, la cui pubblicazione è attesa prossimamente, riproponga l’incentivo volto a sostenere le spese per la sanificazione degli ambienti di lavoro, esplicitando anche l’acquisto di macchinari specialistici in grado di eseguire la sanificazione, quale misura di contenimento del contagio da Covid-19.
Ci auguriamo che il beneficio fiscale per gli esercenti attività d’impresa, l’arte o la professione, possa essere confermato in un credito del 50% delle spese di sanificazione sostenute e documentate (max 20 mila euro per beneficiario), oltre alla riconferma dell’estensione del credito anche all’aCquisto di attrezzature volte a evitare il contagio del virus Covid-19 nei luoghi di lavoro, di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici e a garantire la distanza di sicurezza interpersonale.
In questi giorni anche Invitalia, con apposito bando, ha destinanto l’importo di 50 milioni di euro per finanziare direttamente le spese necessarie a sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese (escludendo gli altri datori di lavoro) a seguito dell’emergenza sanitaria coronavirus. Il bando “Impresa sicura”, prevede il rimborso (fino al 100%) delle spese ammissibili sostenute per l’acquisto di dispositivi di sicurezza individuale e di dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea, detergenti ed antisettici. L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa richiedente, con un minimo di 500 euro ed un massimo di 150.000 euro per impresa. L’impresa dovrà agire telematicamente, prenotando il rimborso dalle ore 9:00 di lunedì 11 maggio. In fase successiva, dal 26 maggio, occorrerà confermare l’istanza che verrà ammessa a rimborso, previa verifica della completezza e regolarità, sulla base della posizione assunta nell’elenco di prenotazione e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili
(https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/emergenza-coronavirus/impresa-sicura/cose ).
La nostra associazione, Alpe Adria Imprese, confida che gli incentivi proposti possano soddisfare tutti i datori di lavoro e sopratutto possano arrivare velocemente nelle casse delle piccole e medie imprese e degli artigiani, che in questo momento di “ripartenza” soffrono più che mai la mancanza di liquidità derivante dal lungo fermo produttivo.
Stefano Pavanello
Segretario di Alpe Adria Imprese