Anche Casartigiani Treviso chiede al governo di valutare una proroga, il presidente Franco Storer: «Per il settore servono indicazioni più chiare e una migliore programmazione, governo in ritardo sul decreto attuativo»
Treviso, 14/09/2023 – Rinviare l’entrata in vigore della patente a crediti per riconoscere a imprese e lavoratori autonomi un congruo periodo per adeguarsi al nuovo sistema. È quanto hanno chiesto congiuntamente al Governo le tre associazioni di categoria dell’artigianato. Tale richiesta nei giorni scorsi è stata messa nero su bianco da Casartigiani con Confartigianato e Cna in un documento inviato alle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato nell’ambito della discussione sul Dl Omnibus.
«I ritardi sul decreto attuativo, il cui schema era stato presentato alle parti sociali lo scorso 23 luglio, rende impraticabile l’avvio del nuovo sistema previsto per il primo ottobre 2024» spiegano le associazioni di categoria «Non ci sono, inoltre, indicazioni circa l’operatività del portale che dovrà consentire a imprese e lavoratori autonomi di presentare la domanda di rilascio della patente nonché in merito alle modalità di utilizzo e di gestione dello stesso. Alla luce di questo quadro, i tempi per consentire alle imprese di adeguarsi al nuovo meccanismo rischiano di essere eccessivamente compressi, circostanza che rende necessario un differimento dei termini di avvio della patente e una tempistica coerente con la complessità del nuovo sistema».
«La sicurezza sui luoghi del lavoro e in particolare nei cantieri edili è senza dubbio un fronte dove tutti devono lavorare» commenta il presidente di Casartigiani Treviso, Franco Storer, «si tratta di un tema delicato che coinvolge, lavoratori, datori di lavoro e istituzioni. La nostra associazione ha sempre partecipato attivamente ai tavoli congiunti e in più occasioni ha evidenziato le molte criticità contenute nel provvedimento normativo che ha introdotto la patente a crediti. Dobbiamo constatare che lo scenario normativo ancora incerto sul funzionamento della patente a crediti, implica la necessità di prorogarne in maniera significativa l’entrata in vigore. Le corse contro il tempo» conclude Storer «non fanno il bene di nessuno».