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SCADE QUESTA SETTIMANA IL TERMINE PER LE DOMANDE DEL BONUS FIGLI DISABILI 2023

28 Mar 2023

La Legge di Bilancio 2021 ha istituito un contributo mensile destinato ai genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili.
Entro venerdì prossimo 31 marzo 2023 è possibile presentare la nuova domanda per ottenerlo.
Si tratta del contributo riconosciuto in favore di genitori disoccupati o monoreddito, facenti parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico con una disabilità non inferiore al 60%, e arriva alla misura massima di 500 euro mensili netti, per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
Per ciascun anno gli importi le somme stanziate ammontano a 5 milioni di euro.
La domanda va essere presentata annualmente dal genitore interessato. Il beneficio viene corrisposto dall’INPS.
Riepiloghiamo di seguito i tratti fondamentali della misura.

A chi spetta
Il bonus è destinato a genitori con TUTTI i seguenti requisiti:
1. disoccupati o monoreddito, percettori di reddito da lavoro dipendente non superiore a 8145 euro o 4.800 euro in caso di lavoro autonomo;
2. in un nucleo famigliare monoparentale, con ISEE non superiore a 3.000 euro (Isee minorenni in presenza di figli minori).
3. con figlio con disabilità accertata non inferiore al 60%. Per i figli maggiorenni il bonus spetta se i figli fino a 24 anni hanno reddito entro i 4000 euro, oltre i 24 anni il limite di reddito è 2850 euro annui.
4. residenti in Italia. La circolare precisa che hanno diritto sia i cittadini italiani che comunitari che extracomunitari con permesso di soggiorno.

Bonus figli disabili: importi e decadenza
Il bonus ammonta a 150 euro mensili per ogni figlio disabile, fino a un massimo di 500 euro per genitore.
Il contributo figli disabili è cumulabile con il Reddito di cittadinanza e non concorre alla formazione del reddito.
Nel caso i fondi stanziati non fossero sufficienti a soddisfare le domande si darà la precedenza alle famiglie con ISEE più basso e, a parità di Isee, alle famiglie in cui siano presenti, nell’ordine:
• figli non autosufficienti,
• con disabilità grave,
• con disabilità media.
Il diritto al bonus decade in caso di:
• decesso del figlio,
• perdita della potestà genitoriale
• affidamento del figlio a terzi o ricovero presso una struttura residenziale di cura a carico dello Stato.

Bonus figli disabili: presenta la domanda
Le domande possono essere inviate fino al 31 marzo 2023
Nella domanda va indicato il codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità per i quali si chiede il contributo.
NON è necessario presentare contestualmente un ISEE ma è necessario aver presentato una DSU. Inps considererà l’Isee già presente
La circolare 39 precisa infatti che ” INPS provvede direttamente alla verifica dei requisiti di natura economico-patrimoniale. Gli altri requisiti, autocertificati nella domanda, si considerano posseduti sino a quando non intervenga comunicazione contraria da parte delle Amministrazioni competenti. In presenza di un valore ISEE superiore alla soglia (3.000 euro) prevista dall’articolo 4, comma 2, lettera b), del decreto interministeriale, la domanda è respinta in automatico.
Nel caso in cui, al momento della presentazione della domanda del contributo in oggetto, l’abbinamento a un ISEE non sia possibile perché non risulti sussistente un ISEE valido, la domanda verrà respinta.
Diversamente l’ISEE, che al momento della presentazione della domanda presenti omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, verrà equiparato a un ISEE valido ma comporterà la sospensione dei pagamenti del contributo fino alla regolarizzazione delle difformità riscontrate.”
Nella domanda va anche effettuata la scelta sul tipo di pagamento:
• bonifico domiciliato presso ufficio postale oppure
• accredito su IBAN (è possibile indicare IBAN nazionali o esteri su circuito SEPA) di conto corrente bancario, di carta ricaricabile o di libretto postale.
L’esito della domanda sarà comunicato entro giugno 2023. Per le domande accolte l’istituto procederà ai pagamenti in rate mensili.
Il provvedimento (di accoglimento o di reiezione) della domanda sarà consultabile dal cittadino/Patronato nella sezione dedicata all’interno della domanda.
ATTENZIONE i requisiti devono essere autocertificati dal genitore nel modulo telematico di presentazione della domanda e costituiranno oggetto di verifiche.
La non veridicità delle dichiarazioni comporta la revoca dal beneficio, la restituzione di quanto percepito e le sanzioni.

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