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SÌ AL BONUS AFFITTI ANCHE PER CHI PAGA IN RITARDO DI UN ANNO

20 Apr 2021

Non sempre si viene penalizzati per aver pagato in ritardo l’affitto di un locale commerciale, anzi: la legge consente di beneficiare lo stesso del bonus locazioni, anche se il canone viene versato l’anno successivo rispetto a quando doveva finire sul conto del proprietario.
Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate rispondendo ad un’istanza di interpello in merito. In pratica, il Fisco elimina i vincoli temporali del bonus affitti, perché riconosce il tax credit anche a chi paga nel 2021 i canoni del 2020, ovvero quelli che danno diritto all’agevolazione.
Non solo: oltre ai ritardatari, l’Agenzia premia anche i troppo precipitosi. Il bonus viene riconosciuto, infatti, anche a chi ha anticipato nel 2019 i canoni del 2020. In sostanza: che si versi l’affitto nel 2019 o nel 2021 per il 2020 si ha sempre diritto al bonus.
C’è di più. Pagare il canone in ritardo non esclude la possibilità per l’inquilino di cedere subito il credito d’imposta al proprietario dell’immobile, abbassando l’importo del canone.
Facciamo un passo indietro. Il bonus affitti è stato introdotto nel 2020 dal Decreto Rilancio per venire incontro alle difficoltà, causate dal Covid, di chi esercita attività d’impresa, arte o professione e ha avuto nel 2019 ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro. Il beneficio consiste in un credito d’imposta del 60% sull’importo del canone di affitto relativo ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Le imprese turistico-ricettive stagionali erano agevolate anche nel mese di luglio. Inoltre, c’erano delle regole specifiche per le imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro e per quelle ricettive del turismo, per tour operator e agenzie di viaggio.
Il bonus è stato poi riproposto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, cioè coincidendo con la seconda ondata della pandemia.
In ogni caso – ed è qui che ora è intervenuto il Fisco – il Decreto Rilancio chiedeva come requisito per beneficiare del bonus che il pagamento dell’affitto fosse fatto entro l’annualità del 2020, cioè prima del 31 dicembre dello scorso anno. Adesso, invece, l’Agenzia delle Entrate elimina questa barriera.
L’interpello a cui ha appena risposto l’Agenzia conferma che sui versamenti effettuati nel 2021 della quota dei canoni relativi al 2020 non ancora ceduta ai proprietari, gli inquilini matureranno il diritto a beneficiare del credito d’imposta indicato nel Decreto Rilancio. In pratica, possono cedere il credito d’imposta ai locatori (sempre che questi ultimi accettino) e corrispondere direttamente quest’anno il 40% dell’importo dei canoni relativi alle mensilità 2020. Lo stesso vale per i pagamenti effettuati in anticipo nel 2019. In quest’ultimo caso, l’Agenzia precisa che «nelle ipotesi in cui il canone sia stato versato in via anticipata, sarà necessario individuare le rate relative ai mesi di fruizione del beneficio parametrandole alla durata complessiva del contratto».

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