Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti lo scorso 25 novembre è intervenuto, attraverso una circolare, in materia di «controllo del chilometraggio in caso di sostituzione del contachilometri», introducendo controlli e verifiche più stringenti rispetto alle attuali normative.
Nella circolare si fa riferimento alla nuova disciplina delle revisioni introdotta nel 2018, che impone agli ispettori che effettuano la visita periodica di rilevare e annotare, oltre il chilometraggio corrente, anche quello risultante al momento della sostituzione del contachilometri (o dell’azzeramento per superamento chilometraggio massimo misurabile).
Nel farlo si introduce una novità. Nella fattispecie, a seguito di numerose segnalazioni pervenute, anche da parte degli organi di polizia, sarà implementata, in fase di revisione del veicolo, una nuova procedura informatica con una funzione capace di controllare automaticamente che il chilometraggio inserito dall’ispettore al momento della revisione sia superiore a quello risultante in occasione della precedente revisione. In caso contrario, il sistema evidenzierà l’incongruenza e il tecnico potrà «forzare» l’inserimento dell’effettivo chilometraggio rilevato. Contestualmente, il sistema attiverà un alert in un apposito archivio consultabile dagli uffici della Motorizzazione Civile.
«Qualora il proprietario del veicolo dichiari la sostituzione del contachilometri – si legge nella circolare – il tecnico revisore dovrà quindi inserire, oltre al chilometraggio corrente, anche il chilometraggio risultante al momento della sostituzione/azzeramento del dispositivo, secondo quanto dichiarato sotto la propria esclusiva responsabilità dal proprietario del veicolo».
L’utilizzo della nuova procedura prevede l’inserimento dei seguenti dati:
• Tipo veicolo e targa;
• Numero dei chilometri al momento della sostituzione/azzeramento;
• Data di sostituzione/azzeramento del dispositivo.
Sul certificato di revisione sarà sempre riportato il chilometraggio risultante dalla somma dei chilometri riscontrati dall’operatore al momento della revisione e dei chilometri risultanti dal precedente contachilometri (o dallo stesso contachilometri prima dell’azzeramento).