L’Unione europea ha predisposto, oltre al Recovery Fund, tre strumenti finanziari contro gli effetti della crisi per COVD 19: si tratta del MES, dei prestiti della Banca centrale BEI e del programma SURE (Support to <mitigate Unemployment Risks in an Emergency). Si tratta in particolare di prestiti agevolati per coprire i costi degli ammortizzatori sociali per il lavoro dipendente e altre misure analoghe per i lavoratori autonomi. Le risorse finanziarie sono raccolte con prestiti sul mercato basate su garanzie fornite dagli Stati membri.
L’Italia ha fatto richiesta già nel mese di agosto di fruire del programma SURE per un totale di circa 28 miliardi di euro. Il 20 ottobre con la prima emissione dei prestiti obbligazionari la Commissione europea inizia la prima erogazione di 10 miliardi all’Italia (oltre che 6 alla Spagna e 1 miliardo alla Polonia).
Le risorse di SURE destinate all’Italia ammontano a b<en 28.492 milioni di euro con i quali si copriranno parte delle spese per gli ammortizzatori sociali messi in campo fino ad oggi con i Decreti Legge 18/2020, 27/2020 e 34/2020 (Cura Italia, Liquidità, Rilancio).
Il programma non è stato richiesto invece per ora da Germania, Francia, Austria e paesi Scandinavi che con uno spread molto più basso dell’Italia riescono comunque ad attivare prestiti nazionali meno onerosi.