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SVIZZERA FUORI DAI PARADISI FISCALI: LE PRINCIPALI CONSEGUENZE DEL DECRETO MEF

08 Ago 2023

Il Ministero dell’Economia e delle finanze con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 luglio ha ufficialmente escluso la Svizzera dai paesi black list.
A partire dal 2024, quindi, non è più considerato un paradiso fiscale. Il DM Giorgetti contiene la nuova disciplina dei lavoratori frontalieri e dà attuazione a quanto previsto dalla legge che recepisce la convenzione tra Roma e Berna.
Dal canto contribuenti, questo significa il venir meno dell’onere della prova sul trasferimento di residenza considerato fittizio dal Fisco per i paesi black list.
L’uscita delle Svizzera dall’elenco suddetto ha il vantaggio che non scatterà:
• il raddoppio delle sanzioni per le violazioni dell’obbligo del monitoraggio fiscale, ossia l’indicazione nel quadro RW del modello Redditi dei dati sulle proprietà immobiliari o finanziarie detenute all’estero,
• il raddoppio dei termini di accertamento, che avrebbe comportato la possibilità per l’amministrazione finanziaria di disporre di 10 anni per effettuare i controlli.
La misura era stata già annunciata lo scorso 20 aprile dallo stesso Ministero delle Finanze.

Black list: l’elenco dei paesi inclusi
Ai sensi dell’art 1 del DM 4 maggio 1999 del MEF si considerano fiscalmente privilegiati, ai fini dell’applicazione dell’art. 2, comma 2-bis del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, i seguenti Stati e territori:
• Alderney (Aurigny); Andorra (Principat d’Andorra); Anguilla; Antigua e Barbuda (Antigua and Barbuda); Antille Olandesi (Nederlandse Antillen); Aruba; Bahama (Bahamas); Bahrein (Dawlat al-Bahrain); Decreto del 4 maggio 1999 – Min. Finanze Pagina 2 Barbados; Belize; Bermuda; Brunei (Negara Brunei Darussalam); (Paese eliminato dalla lista ai sensi dell’art. 2 decreto 27 luglio 2010); Costa Rica (Republica de Costa Rica);
• Dominica; Emirati Arabi Uniti (Al-Imarat al-‘Arabiya al Muttahida); Ecuador (Repuplica del Ecuador); Filippine (Pilipinas); Gibilterra (Dominion of Gibraltar); Gibuti (Djibouti); Grenada; Guernsey (Bailiwick of Guernsey); Hong Kong (Xianggang); Isola di Man (Isle of Man); Isole Cayman (The Cayman Islands); Isole Cook; Isole Marshall (Republic of the Marshall Islands); Isole Vergini Britanniche (British Virgin Islands); Jersey; Libano (Al-Jumhuriya al Lubnaniya); Liberia (Republic of Liberia); Liechtenstein (Furstentum Liechtenstein);
• Macao (Macau); Malaysia (Persekutuan Tanah Malaysia); Maldive (Divehi); (Paese eliminato dalla lista ai sensi dell’art. 2 decreto 27 luglio 2010); Maurizio (Republic of Mauritius); Monserrat; Nauru (Republic of Nauru); Niue; Oman (Saltanat ‘Oman); Panama (Republica de Panama’); Polinesia Francese (Polynesie Francaise); Monaco (Principaute’ de Monaco); Decreto del 4 maggio 1999 – Min. Finanze Pagina 3 Sark (Sercq); Seicelle (Republic of Seychelles);
• Singapore (Republic of Singapore); Saint Kitts e Nevis (Federation of Saint Kitts and Nevis); Saint Lucia; Saint Vincent e Grenadine (Saint Vincent and the Grenadines); Svizzera (Confederazione Svizzera) (Cancellata con decorrenza 2024);
• Taiwan (Chunghua MinKuo); Tonga (Pule’anga Tonga); Turks e Caicos (The Turks and Caicos Islands); Tuvalu (The Tuvalu Islands); Uruguay (Republica Oriental del Uruguay); Vanuatu (Republic of Vanuatu); Samoa (Indipendent State of Samoa).

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