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UCRAINA: PRIORITÀ NELLE DOMANDE DI REGOLARIZZAZIONE DEL LAVORO

15 Mar 2022

L’Ispettorato del Lavoro con un comunicato sul proprio sito dell’8 marzo scorso ha dato notizia di una circolare finalizzata ad intervenire contro l’emergenza guerra in Ucraina, in relazione alla situazione di molti lavoratori ucraini occupati in Italia.
In particolare, ha fatto riferimento alla norma del D.L. n. 34/2020 convertito in legge 77/2020 (decreto Rilancio) che all’art. 103 “Emersione dei rapporti di lavoro” aveva previsto una sanatoria per i lavoratori irregolari presenti in Italia. La procedura per le domande si è conclusa a dicembre 2020 ma sono ancora in corso alcune procedure di istruttoria e a questo proposito l’ispettorato ha affermato:
“Con riferimento all’oggetto e tenuto conto dell’emergenza umanitaria in atto, avuto riguardo alle residue pratiche ancora in trattazione, si raccomanda agli Uffici di assicurare priorità a quelle riferite a cittadine/i di nazionalità ucraina, anche al fine di agevolarne la mobilità territoriale e le eventuali ricongiunzioni familiari”.
Si invitano dunque gli uffici territoriali a favorire in tutti i modi possibili la permanenza legale sul territorio italiano delle lavoratrici e lavoratori di nazionalità Ucraina e le possibili successive rincongiunzioni familiari che possano mettere in salvo altri civili dalla guerra in corso.
Va ricordato anche che per le domande di lavoro subordinato dei lavoratori extracomunitari, regolate dal decreto flussi 2021 c’è ancora tempo per inoltrare la domanda entro il 17 marzo 2022.

Sanatoria lavoro irregolare
La procedura straordinaria di emersione del lavoro irregolare permetteva:
1. di dichiarare i rapporti di lavoro irregolari da parte dei datori di lavoro e
2. di richiedere permessi di soggiorno temporanei per lavoratori extracomunitari con permesso scaduto, senza conseguenze penali.
La norma, riguardava in particolare i settori dell’agricoltura, pesca, lavoro domestico e assistenza alle persone, sia per lavoratori italiani, comunitari che extracomunitari. Il termine per le domande è scaduto lo scorso 15 agosto 2020.
La sanatoria 2020 si è chiusa con circa 220 mila domande presentate.

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