Snellire ed accelerare i procedimenti urbanistici ed edilizi, riducendo oneri ed adempimenti, per agevolare la rigenerazione e l’efficientamento del patrimonio edilizio esistente.
Sono gli obiettivi del progetto di legge “Veneto cantiere veloce” approvato dal Consiglio regionale del Veneto.
Il testo legislativo nasce in rapporto al ‘Decreto Semplificazioni’ del Governo, voluto per rafforzare le strutture amministrative e accelerare le procedure rispetto al “Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Durante la pandemia e il lockdown, il settore edilizio è stato fortemente colpito e penalizzato anche nella nostra regione, con pesantissime conseguenze per tutta la filiera, formata da aziende edili, studi professionali e aziende fornitrici di materiali.
La legge regionale si pone dunque come obiettivo di semplificare gli interventi nel settore edilizio favorendone così il rilancio e, con esso, la ripresa economica e produttiva anche della Regione Veneto, in particolare puntando ad agevolare la rigenerazione e l’efficientamento del patrimonio edilizio esistente.
A caratterizzare il provvedimento – si legge nella nota della Regione – è la “variabile tempo”: diviene prioritario e determinante semplificare e garantire tempi sempre più veloci, allo scopo di restituire fiducia a chi vuole ancora investire in questo settore, assicurando così occupazione e sviluppo per tutta l’economia veneta.
Tenendo anche conto delle misure di sostegno emanate dal Governo quali il Superbonus 110% e il Bonus Facciate, la legge regionale introduce nuove modalità di calcolo delle volumetrie edilizie, dei rapporti di copertura, delle altezze e delle distanze, limitatamente ai casi di aumento degli spessori dei tamponamenti perimetrali e orizzontali, per il perseguimento di maggiori livelli di coibentazione termo acustica o di inezia termica.
Inoltre, viene consentito ai comuni di valutare la concessione a determinate condizioni dell’occupazione gratuita di suolo pubblico, finalizzata alla realizzazione degli interventi di isolamento termico delle pareti nel caso di edifici esistenti a confine con spazi pubblici.
Infine, per agevolare i comuni nel calcolo del contributo di costruzione, si incarica la Giunta Regionale affinché predisponga una apposita applicazione informatica (Software e App).
Oltre ai cittadini proprietari di immobili e alle imprese beneficeranno della nuova normativa anche i comuni, per i quali si prefigurano strumenti volti a rendere più semplici e agevoli le attività di loro competenza.
È un testo che ha tenuto conto del parere di tutte le parti in causa: dall’ANCI Veneto ai referenti dei Settori Urbanistica/Edilizia Privata/Pianificazione territoriale e Sindaci di molti comuni del Veneto; e poi l’ANCE Veneto, gli Ordini professionali provinciali e le Associazioni ambientaliste. Si tratta dunque di uno strumento condiviso, che la Regione Veneto ha fortemente voluto e che farà da volano per un settore centrale della nostra economia.