Come accennato nell’articolo riepilogativo delle misure contenute nella Legge di Bilancio 2023 che abbiamo pubblicato in newsletter la scorsa settimana la legge in oggetto è intervenuta apportando importanti modifiche all’art 24 bis del D.L. 50/2017 che ha istituito il Contratto di prestazione occasionale Presto (per le aziende) eliminando i precedenti voucher INPS cartacei.
In particolare la Legge interviene:
– innalzando il limite massimo da 5 a 10 mila euro di compensi erogabili in un anno alla totalità dei lavoratori impiegati da ciascun datore di lavoro, resta fermo il limite di 5000 euro per ciascun lavoratore;
– rendendo possibile l’utilizzo per le aziende fino a 10 dipendenti invece che 5 e in particolare per il settore dell’intrattenimento: discoteche e sale da ballo;
– introducendo, in via sperimentale per il biennio 2023-2024, una disciplina speciale, che consente il ricorso alle prestazioni occasionali da parte delle imprese agricole per un massimo di 45 giornate lavorative per ciascun lavoratore, appartenente a specifiche categorie.
Lavoro occasionale agricoltura
Per l’agricoltura si prevede un regime sperimentale valido per il 2023 e 2024 con precisi obblighi amministrativi (che saranno messi a punto da un decreto ministeriale e dall’INPS)
In particolare:
– potrà essere utilizzato per pensionati, disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali o del Reddito di cittadinanza, studenti fino a 25 anni, detenuti ammessi al lavoro all’esterno, che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti (con eccezione per i pensionati)
– il contratto potrà avere una durata massima di 12 mesi, con limite di 45 giorni di effettivo lavoro.
– Il datore di lavoro, prima dell’inizio del rapporto di lavoro, deve acquisire un’autocertificazione resa dal lavoratore sui requisiti soggettivi richiesti;
– è previsto l’obbligo per i datori di lavoro agricoli di darne previa comunicazione al competente Centro per l’impiego.
– Il compenso erogato per prestazioni di lavoro occasionale in agricoltura è esente da qualsiasi imposizione fiscale, non incide sullo stato di disoccupazione ed è cumulabile con qualsiasi tipologia di trattamento pensionistico.
In caso di superamento del limite di 45 giorni scatta la trasformazione del rapporto di lavoro occasionale in contratto a tempo indeterminato con sanzioni da 500 a 2.500 euro per ogni giornata di violazione da parte di soggetti non autorizzati o di mancata comunicazione al centro per l’impiego (a meno che non siano conseguenza di informazioni incomplete o non veritiere contenute nell’autocertificazione resa dal lavoratore).
INPS ha comunicato in merito che è già in corso l’implementazione della piattaforma telematica con le modifiche della Legge di Bilancio che saranno completate entro il mese di gennaio.
Si attende a breve quindi lo specifico documento operativo dell’Istituto.